I protagonisti della storia

  • Famiglia naturale: Maria, mamma single, 44 anni
  • Minore in affido: Francesco, 11 anni
  • Famiglia affidataria: Lorenzo (42 anni) e Rossella (43 anni)
  • Le reti: la scuola, la terapeuta, l’oratorio.

*I nomi sono stati modificati per rispetto alla privacy


Francesco, dopo aver trascorso circa un anno in una Comunità di Pronto Intervento mamme
e bambini con la propria mamma e, successivamente, un periodo in una Comunità per
minori, incontra Lorenzo e Rossella, una coppia che, dopo aver ascoltato la sua storia,
pensa di poterlo accogliere.
Francesco ha sofferto molto quando la sua mamma una mattina se n’é andata dalla
Comunità dopo averlo accompagnato, come ogni giorno alla Scuola Materna…
Per molto tempo Francesco ha faticato a fidarsi degli adulti e ad affidarsi a loro, ma ora
secondo il parere degli esperti, è pronto a fidarsi nuovamente e ha tanto bisogno di
qualcuno che si occupi di lui in modo esclusivo.
Quando Francesco conosce Rossella e Lorenzo, cerca subito il contatto e la vicinanza con
Lorenzo…del resto una mamma lui ce l’ha…è un papà che gli manca.
Per tanto tempo ha mantenuto le distanze da Rossella con cui sembrava essere sempre
arrabbiato e, con una sofferenza più grande dei suoi primi 5 anni di vita, un giorno l’ha
anche picchiata mentre lei continuava a tenerlo stretto fra le sue braccia a contenere la sua
disperazione…
No, Rossella non si è mai spaventata e ha saputo rispettare i tempi di Francesco. Ha atteso
che lui riuscisse a fidarsi e si lasciasse prendere per mano.
” Ma mi vuoi bene? ” chiedeva di continuo … e chiede anche oggi … senza dirlo ad alta
voce.
“Ci sei tu, vero, Rossella a prendermi oggi?” E nei suoi occhi azzurri che scrutavano la folla
di genitori, accalcati all’uscita dalla scuola, si poteva leggere un’angoscia lontana, ma
ancora viva e presente, fino a quando il suo sguardo non incontrava quello di Rossella in
cui trovava pace.
Da quel giorno sono trascorsi 5 anni.
Francesco incontra la mamma Maria una volta al mese in uno spazio protetto. La sua
mamma si sta facendo accompagnare dai Servizi Sociali e, dopo la fatica iniziale ad
accettare il progetto di affido di Francesco, ora si confronta con gli affidatari e li ringrazia
con sincerità per quanto stanno facendo. Magari avesse avuto anche lei qualcuno capace di
prenderla per mano…
Francesco sente che ora i suoi mondi non sono più così distanti fra loro e si possono persino
parlare… Può stare bene e raccontarsi quando è con la mamma Maria e quando é con
Lorenzo e Rossella, senza sentirsi spaccato in più parti.
Francesco è … Francesco. Un bambino vivace, forse a volte un po’ troppo.
Lorenzo dice che ” sembra un martello pneumatico e non la smette fino a che tu non lo
guardi…”.
Con i pari non sempre è facile stare, a scuola fatica a mantenere la concentrazione e spesso
viene isolato dai compagni perché dispettoso. È difficile per lui comprendere…
Nei rapporti tra la famiglia affidataria e la scuola, é fondamentale la presenza della
Terapeuta di Francesco che porta sempre il punto di vista del bambino a partire dalla sua
storia e dai suoi bisogni e aiuta gli insegnanti a leggere Francesco oltre gli apprendimenti e
i comportamenti agitati.
All’ Oratorio ci sono il Don Gigi, Lorenzo e Rossella e alcuni educatori che con il tempo
hanno conosciuto Francesco, hanno saputo cogliere le sue fragilità e valorizzare i suoi punti
di forza …insomma, gli vogliono bene.
C’è ancora tanta strada da fare perché Francesco possa essere sereno e affrontare le proprie
paure ma….ora si lascia prendere la mano.. anzi… è lui che la cerca.


Tienimi per mano…
portami dove il tempo non esiste…
Tienimi per mano…
nei giorni in cui mi sento disorientato
cantami la canzone delle stelle
dolce cantilena di voci respirate…
Tienimi la mano,
e stringila forte
Tienimi per mano e non lasciarmi andare…
mai…
-Herman Hesse

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